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L'allergia
è una reazione esagerata a sostanze altrimenti inoffensive come per
esempio pollini, peli di animali e alimenti. Il perché il sistema
immunitario reagisca in modo così anomalo non è stato ancora
chiarito del tutto.
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L'allergia
è una reazione esagerata a sostanze altrimenti inoffensive come per
esempio pollini, peli di animali e alimenti. Il perché il sistema
immunitario reagisca in modo così anomalo non è stato ancora
chiarito del tutto; la reazione che si sviluppa poco tempo dopo il
contatto con queste sostanze è causata da anticorpi chiamati
immunoglobuline E (IgE). L’allergia è familiare: si eredita la
capacità di produrre una quantità esagerata di anticorpi IgE che
reagiscono con quelle sostanze, liberando prodotti dell’organismo
come l’istamina che provocano l’infiammazione in diverse parti
del corpo. Se i parenti più stretti sono allergici (specie se lo
sono i genitori) il bambino ha un alto rischio di soffrire di
allergia nell’infanzia sino all’età dello sviluppo; la comparsa
immediata di disturbi sulla pelle, nelle vie respiratorie
(raffreddore e asma), agli occhi (congiuntivite), nelle vie
digestive (vomito, diarrea) o, progressivamente, tutti assieme
(razione anafilattica), a contatto con la stessa sostanza deve far
sospettare una causa allergica.
Il carattere allergico rimane per tutta la vita ma l’organismo del
bambino allergico è in grado di costruire forme di difesa che gli
consentono di poter diventare tollerante nei confronti della
sostanza a cui è allergico (specie per i principali alimenti come
latte e uovo) anche nel corso dei primi anni di vita; il controllo
periodico dello specialista, su consiglio del pediatra, permetterà
di accertare i miglioramenti ottenuti.
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I
- Se si sospetta che il bambino possa soffrire di disturbi a
contatto di una sostanze allergenica (per es. latte, uovo, acari
della polvere di casa, pollini, ecc), deve essere consultato il
pediatra il quale, se dalla storia clinica e dalla visita conferma
il sospetto, consiglierà una visita specialistica di allergologia
pediatrica.
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II
- Per la diagnosi di allergia vanno eseguite le prove cutanee (prick
test) o il dosaggio sul sangue delle IgE specifiche per la sostanza
che è sospettata allergizzante; se il disturbo è respiratorio
devono essere effettuate le prove di funzionalità respiratorie
(spirometria) per riconoscere l’asma bronchiale. Vanno
assolutamente evitate le indagini alternative (cosiddette “prove
di intolleranza”) perché prive di alcuna validità scientifica e
quindi inutili.
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III
- Al bambino allergico va evitato rigorosamente il contatto
col fumo di tabacco. Il fumo passivo in gravidanza, durante
l’allattamento e negli ambienti chiusi favorisce la comparsa
dell’allergia nel bambino a rischio; il fumo attivo negli
adolescenti favorisce anche l’asma: quindi va scoraggiato con una
informazione adeguata. Anche prescindendo dall’allergia, ogni
bambino ha il diritto di vivere in ambienti liberi dal fumo.
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IV
- Il bambino con allergia accertata ad alimenti o a farmaci deve
avere la garanzia di non assumere mai l’alimento o il farmaco in
causa. Ne va della sua vita.
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V
- Al bambino allergico a sostanze presenti negli ambienti interni
(come acari della polvere – dermatofagoidi, peli di gatto, ecc)
deve essere garantito che questi ambienti, in particolare la camera
da letto, siano ben arieggiati e sgombri da arredi (tendaggi,
tappeti, moquette) difficilmente lavabili che favoriscono
l’accumulo di polvere, terreno favorevole alla riproduzione degli
acari e al deposito di peli di animali. Questo vale sia per le
abitazioni che, per esempio, in asilo
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VI
- Per il bambino allergico ai pollini va consultato il calendario
pollinico che indica i periodi dell’anno “a rischio”. In
questi periodi si dovranno attuare i provvedimenti preventivi
comportamentali (uso di mascherine, occhiali scuri, ecc) e
farmacologici che permettano al bambino di vivere all’aria aperta
senza incorrere nei fastidiosi disturbi a occhi, naso e bronchi.
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VII
- Al bambino che ha già sofferto di reazioni molto gravi a contatto
dell’alimento o del farmaco allergizzante o a seguito dei punture
di insetti deve essere garantita la fornitura gratuita del farmaco
salvavita per prevenire lo shock anafilattico, che deve essere
sempre disponibile e somministrata immediatamente al bisogno; va
periodicamente istruito (sia il bambino che la sua famiglia)
sull’uso dello strumento e sui successivi provvedimenti di pronto
intervento.
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VIII
- Al bambino con grave malattia della pelle causate da allergia deve
essere garantita la fornitura gratuita dei presidi terapeutici
locali e sistemici necessari al controllo della malattia stessa.
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IX
- Il bambino ha il diritto di frequentare regolarmente tutte le
attività ricreative, gioco e sport, adeguate alla sua età, sotto
il controllo di personale addestrato nello specifico.
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X
- Nella vita comunitaria del bambino, specie a scuola, vanno
garantiti: ambienti interni ed esterni idonei, rigoroso rispetto del
regime alimentare del bambino con documentata allergia ad un
alimento, l’impiego di farmaci specifici, prescritti e
certificati, necessari alla cura quotidiana o in caso di emergenza,
somministrati da personale opportunamente addestrato.
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